lunedì 15 marzo 2010
L'avventura del Bardo
Da qualche anno i noto "Libro tibetano dei morti", il Bardo Thodol, è divenuto un testo frequentemente citato negli ambienti spirituali come un manuale guida per aiutare i morenti ad affrontare nel modo più conscio possibile la morte.
Di fatto nella nostra cultura occidentale il processo della morte è divenuto sempre più un tabù. Sebbene giornali, tv, riviste continuamente rimandino immagini di corpi morti, la realtà del processo della morte è spesso confinata negli ospedali o al massimo nelle cure di qualche infermiere privato, ma non è più come in passato un evento normale, che fa parte della nostra quotidianeità.
Se in Occidente persino parlare della morte è adesso un argomento angoscioso e quasi scabroso, in Tibet il processo della morte è riverito come un momento importantissimo della vita di una persona. Partendo dal concetto di reincarnazione, i tibetani insegnano come l’anima del defunto non scompaia per sempre, ma trovi un altro corpo in cui fissarsi ; e così per numerosi cicli di vita morte e rinascita.
Le antiche istruzioni del Bardo Thodol sono in parte complesse per noi occidentali: ecco che la scrittrice Mynavati ci riporta i concetti di questo prezioso testo attraverso un affascinante romanzo, che si rivela un vero e proprio manuale per il viaggio tra morte e rinascita.
Il romanzo, unico nel suo genere, è ambientato nel mondo astrale e dipinge il tragitto della mente inconscia: un tappeto magico che ci trasporta dal Bardo del divenire in tante altre realtà dell’inconscio. Paul, il personaggio principale, si risveglia nel misterioso stadio tra morte e rinascita e, in quella fase di assenza della mente cosciente, riceve gli insegnamenti di maestri del mondo terreno e astrale. L’intreccio ci sorprende di continuo, mentre la vita di Paul si trasforma in un’avventura fuori dell’ordinario che culmina faccia a faccia con l’Assoluto.
Mynavati ci fa conoscere mondi intermedi, e ci trasporta dal Bardo del divenire in tanti altri piani esistenziali, descrivendo minuziosamente l’avventura dell’anima che nessuno ricorda perché rappresenta lo stadio in cui la mente cosciente è assente. Per avvalorare i racconti, l’autrice include i rari sottili consigli e le direttive dei suoi saggi Maestri su come prepararsi ad affrontare il viaggio e abbreviarne il tragitto.
La scrittrice ha raccolto le sue conoscenze grazie alla frequentazione di vari maestri orientali. Ha ricevuto l’iniziazione al Bardo dal Karmapa, il Dodicesimo Tai Situ Pa, Gyalstop Rinpoche, e Ringu Tulku Rinpoche. Ha studiato inoltre con maestri di Advaita come Poonjaji.
Oltre che ricollegarsi alle sue personali esperienze in astrale, Mynavati chiarisce dettagliatamente la straordinaria avventura dell’anima durante lo stadio intermedio prima di reincarnarsi sulla terra, spiegata anche nel Libro tibetano dei morti.
Un’esperienza e un intreccio sorprendenti e unici nel loro genere che trasportano il lettore nei meandri dell’inconscio illustrando l’effetto prodotto dai pensieri che vi si registrano, e come trovare la via più diretta per raggiungere la meta senza perdersi nei livelli intermedi.
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Link
. Sito di Mynavati
. Il Bardo
Advaita, News
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